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[ARTICOLO] Se la mamma sceglie l'autosufficienza
4 partecipanti
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[ARTICOLO] Se la mamma sceglie l'autosufficienza
Articolo su IO DONNa di Aprile
http://www.zeroviolenzadonne.it/rassegna/pdfs/04c45d7094856076c0cf1b3de802dfd6.pdf
http://www.zeroviolenzadonne.it/rassegna/pdfs/04c45d7094856076c0cf1b3de802dfd6.pdf
Re: [ARTICOLO] Se la mamma sceglie l'autosufficienza
Bell'articolo, emerge una verità che penso diventerà sempre più chiara col passare del tempo: il concetto di famiglia sta cambiando completamente, e la figura del padre, che tradizionalmente costituisce la prima possibilità per il bambino per aprirsi alla società, può esser facilmente sostituita da altre figure in una società in movimento senza più tante divisioni.
In realtà le innovazioni tecnologiche rendono anche il rapporto biologico madre-figlio meno esclusivo di com'era visto in passato, anche se il superamento di alcune problematiche (allattamento etc.) risulta ancora più discutibile.
Stamattina mi era venuto di ragionare anche su un altro aspetto, più legato al passato che al futuro: la nostra concezione tradizionale della famiglia, in cui la figura paterna è così centrale, è un'eredità del diritto familiare romano (paterfamilias) e in genere di una struttura ideologica e giuridica che è passata al cristianesimo e così all'età moderna.
Anche l'arte classica sacrifica spesso la figura materna a vantaggio di quella maschile (l'Ermes con il piccolo Dioniso di Lisippo è una statua famosissima, mentre l'Eirene con il piccolo Ploutos lo è di meno; Romolo e Remo sono due gemelli abbandonati dalla madre; ben due divinità, Dioniso e Esculapio, vengono estratti dai padri divini dai corpi delle madri mortali dilaniati dalle fiamme e addirittura Dioniso 'nasce' una seconda volta dal padre Zeus, nella cui coscia viene cucito quand'è ancora neonato...).
Ben altro succede nella cultura e nell'arte fenicia, mesopotamica e egizia, dove l'iconografia della mamma-bambino è dominante (v. le coppie Ishtar-Tammut, Iside-Osiride) ed è passata alla cultura semitica e cristiana (Maria-Gesù).
In realtà le innovazioni tecnologiche rendono anche il rapporto biologico madre-figlio meno esclusivo di com'era visto in passato, anche se il superamento di alcune problematiche (allattamento etc.) risulta ancora più discutibile.
Stamattina mi era venuto di ragionare anche su un altro aspetto, più legato al passato che al futuro: la nostra concezione tradizionale della famiglia, in cui la figura paterna è così centrale, è un'eredità del diritto familiare romano (paterfamilias) e in genere di una struttura ideologica e giuridica che è passata al cristianesimo e così all'età moderna.
Anche l'arte classica sacrifica spesso la figura materna a vantaggio di quella maschile (l'Ermes con il piccolo Dioniso di Lisippo è una statua famosissima, mentre l'Eirene con il piccolo Ploutos lo è di meno; Romolo e Remo sono due gemelli abbandonati dalla madre; ben due divinità, Dioniso e Esculapio, vengono estratti dai padri divini dai corpi delle madri mortali dilaniati dalle fiamme e addirittura Dioniso 'nasce' una seconda volta dal padre Zeus, nella cui coscia viene cucito quand'è ancora neonato...).
Ben altro succede nella cultura e nell'arte fenicia, mesopotamica e egizia, dove l'iconografia della mamma-bambino è dominante (v. le coppie Ishtar-Tammut, Iside-Osiride) ed è passata alla cultura semitica e cristiana (Maria-Gesù).
Didone- Numero di messaggi : 352
Età : 45
Località : Pisa
Data d'iscrizione : 25.03.12
Re: [ARTICOLO] Se la mamma sceglie l'autosufficienza
credo che la famiglia "classica" come l'intendiamo ora sia un risultato in parte del retaggio cattolico volto a controllare la "moralità" e la "libertà" delle persone; in parte politico per controllare le masse. In realtà se guardiamo le nostre origini e le antiche civiltà i bambini venivano allevati dalla comunità intera anche se c'era un padre e una madre biologici e di fatto. Ci sono tanti tipi di famiglia oggi; che si allontanano di molto dal modello che ci è stato imposto. Per come la penso io la "famiglia classica" è il modo che usa il sistema per categorizzare le persone in "giusto" o "sbagliato" in "fortunato" o "sfortunato"; un modo semplice per risolvere la questione senza usare troppo il cervello e andare oltre i propri limiti e pregiudizi.
lorenza- Numero di messaggi : 425
Località : Genova
Data d'iscrizione : 09.09.11
Re: [ARTICOLO] Se la mamma sceglie l'autosufficienza
lorenza ha scritto:un modo semplice per risolvere la questione senza usare troppo il cervello e andare oltre i propri limiti e pregiudizi.
condivido in generale quel che dici, ma ahimé dubito che queste questioni siano così facili e in ogni caso un pò di 'cervello' oltre che tanto cuore andrà usato 'andare oltre i propri limiti e pregiudizi'.
E questo significa anche capire e accettare il nostro passato e le nostre tradizioni senza liquidarle semplicisticamente: 'non possiamo non dirci cristiani' è una frase ancora valida per un europeo, per quanto possa sentirsi ateo (come me), buddhista, omosessuale etc.
Didone- Numero di messaggi : 352
Età : 45
Località : Pisa
Data d'iscrizione : 25.03.12
Re: [ARTICOLO] Se la mamma sceglie l'autosufficienza
Ci credo che non possiamo sentirci cattolici..dopo millenni di indottrinamento ormai è una sorta di inconscio collettivo. cmq non voglio andare oltre nell'argomento religione...troppo a rischio di polemica in cui non è giusto entrare più di tanto anche per non offendere nessuno.
lorenza- Numero di messaggi : 425
Località : Genova
Data d'iscrizione : 09.09.11
Re: [ARTICOLO] Se la mamma sceglie l'autosufficienza
Anzi se ho involontariamente offeso chi è cattolico me ne scuso. Prendete ciò che ho scritto come una opinione personale.
lorenza- Numero di messaggi : 425
Località : Genova
Data d'iscrizione : 09.09.11
Re: [ARTICOLO] Se la mamma sceglie l'autosufficienza
Lo trovo un articolo estremamente positivo.
Non si percepisce l'idea dell'escludere il padre a priori e questo denota intelligenza e sensibilità da parte di queste madri. . Mi piace l'idea che comunque si tenga in considerazione l'importanza di una figura di riferimento maschile, che come giustamente viene fatto notare ha la sua importanza nella vita di ogni individuo.
Ecco un bell'esempio di donne capaci, realizzate anche nella vita lavorativa, che prospettano un futuro sereno ai loro figli, senza retaggi culturali, proponendo come l'articolo dice, nuovi modelli affettivi di riferimento.
Le donne hanno una marcia in più.
Penso anche alle associazioni di padri separati, e al fatto che per anni le donne siano state abbandonate e senza un soldo per i figli, certo non abbiamo uno spirito di solidarietà così evoluto da creare "gruppi di protesta", e rendere visibile il disagio in maniera mediatica, ma di certo ci siamo sempre tirate su le maniche e abbiamo fatto gran sacrifici per poter dare il meglio ai nostri figli. Non ci aggreghiamo, ma c'è anche da tenere in considerazione che al contrario di questi padri, il tempo viene speso per lavorare, risparmiare, crescere e d educare i nostri figli in maniera più che dignitosa, forse questa carenza di tempo preclude anche la possibilità di farci sentire.
Bell'articolo comunque!
Non si percepisce l'idea dell'escludere il padre a priori e questo denota intelligenza e sensibilità da parte di queste madri. . Mi piace l'idea che comunque si tenga in considerazione l'importanza di una figura di riferimento maschile, che come giustamente viene fatto notare ha la sua importanza nella vita di ogni individuo.
Ecco un bell'esempio di donne capaci, realizzate anche nella vita lavorativa, che prospettano un futuro sereno ai loro figli, senza retaggi culturali, proponendo come l'articolo dice, nuovi modelli affettivi di riferimento.
Le donne hanno una marcia in più.
Penso anche alle associazioni di padri separati, e al fatto che per anni le donne siano state abbandonate e senza un soldo per i figli, certo non abbiamo uno spirito di solidarietà così evoluto da creare "gruppi di protesta", e rendere visibile il disagio in maniera mediatica, ma di certo ci siamo sempre tirate su le maniche e abbiamo fatto gran sacrifici per poter dare il meglio ai nostri figli. Non ci aggreghiamo, ma c'è anche da tenere in considerazione che al contrario di questi padri, il tempo viene speso per lavorare, risparmiare, crescere e d educare i nostri figli in maniera più che dignitosa, forse questa carenza di tempo preclude anche la possibilità di farci sentire.
Bell'articolo comunque!
Maria Teresa- Numero di messaggi : 9955
Età : 51
Località : Genova
Data d'iscrizione : 04.08.09
Re: [ARTICOLO] Se la mamma sceglie l'autosufficienza
Didone ha scritto:
Stamattina mi era venuto di ragionare anche su un altro aspetto, più legato al passato che al futuro: la nostra concezione tradizionale della famiglia, in cui la figura paterna è così centrale, è un'eredità del diritto familiare romano (paterfamilias) e in genere di una struttura ideologica e giuridica che è passata al cristianesimo e così all'età moderna.
Anche l'arte classica sacrifica spesso la figura materna a vantaggio di quella maschile (l'Ermes con il piccolo Dioniso di Lisippo è una statua famosissima, mentre l'Eirene con il piccolo Ploutos lo è di meno; Romolo e Remo sono due gemelli abbandonati dalla madre; ben due divinità, Dioniso e Esculapio, vengono estratti dai padri divini dai corpi delle madri mortali dilaniati dalle fiamme e addirittura Dioniso 'nasce' una seconda volta dal padre Zeus, nella cui coscia viene cucito quand'è ancora neonato...).
Ben altro succede nella cultura e nell'arte fenicia, mesopotamica e egizia, dove l'iconografia della mamma-bambino è dominante (v. le coppie Ishtar-Tammut, Iside-Osiride) ed è passata alla cultura semitica e cristiana (Maria-Gesù).
Tra l'altro oltre al fatto che zeus procrei per partenogenesi, i figli che escono fuori sono tutti belli e forti. Se non sbaglio l'unica volta che Giunone ci ha provato è uscito fuori Efesto........e diciamo che non è stato un capolavoro di bellezza e virtù! Quindi passa anche il messaggio che dice, vabbè donna provaci ma poi ti prendi la responsabilità di quello che esce!!!!
Maria Teresa- Numero di messaggi : 9955
Età : 51
Località : Genova
Data d'iscrizione : 04.08.09
Re: [ARTICOLO] Se la mamma sceglie l'autosufficienza
Maria Teresa ha scritto:Didone ha scritto:
Stamattina mi era venuto di ragionare anche su un altro aspetto, più legato al passato che al futuro: la nostra concezione tradizionale della famiglia, in cui la figura paterna è così centrale, è un'eredità del diritto familiare romano (paterfamilias) e in genere di una struttura ideologica e giuridica che è passata al cristianesimo e così all'età moderna.
Anche l'arte classica sacrifica spesso la figura materna a vantaggio di quella maschile (l'Ermes con il piccolo Dioniso di Lisippo è una statua famosissima, mentre l'Eirene con il piccolo Ploutos lo è di meno; Romolo e Remo sono due gemelli abbandonati dalla madre; ben due divinità, Dioniso e Esculapio, vengono estratti dai padri divini dai corpi delle madri mortali dilaniati dalle fiamme e addirittura Dioniso 'nasce' una seconda volta dal padre Zeus, nella cui coscia viene cucito quand'è ancora neonato...).
Ben altro succede nella cultura e nell'arte fenicia, mesopotamica e egizia, dove l'iconografia della mamma-bambino è dominante (v. le coppie Ishtar-Tammut, Iside-Osiride) ed è passata alla cultura semitica e cristiana (Maria-Gesù).
Tra l'altro oltre al fatto che zeus procrei per partenogenesi, i figli che escono fuori sono tutti belli e forti. Se non sbaglio l'unica volta che Giunone ci ha provato è uscito fuori Efesto........e diciamo che non è stato un capolavoro di bellezza e virtù! Quindi passa anche il messaggio che dice, vabbè donna provaci ma poi ti prendi la responsabilità di quello che esce!!!!
Maria Teresa- Numero di messaggi : 9955
Età : 51
Località : Genova
Data d'iscrizione : 04.08.09
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